Approfondimenti
Un ponte tra passato e futuro: crea le tue scarpe artigianali in vera pelle
Chi lo dice che per guardare al futuro bisogna dimenticare il passato?
E se fosse proprio quest’ultimo a farci strada trasformandosi in un treno che viaggia dritto verso il progresso?
Il 2018 è iniziato con tante novità per il brand Mario Doni che, dopo il grande successo dei sandali artigianali personalizzati, introduce anche le scarpe in vera pelle conciata al vegetale realizzate secondo l’antica tecnica manifatturiera toscana.
Si torna agli albori. Questa volta però la volontà è di spingersi oltre, proponendo non semplici scarpe in pelle ma prodotti unici poiché creati per i clienti dai clienti stessi.
Paola Venzi, ideatrice con suo marito di Mario Doni, racconta che l’idea iniziale era proprio quella di realizzare scarpe da uomo: “Per una beffa del destino ci fu un cambiamento non voluto. L’artigiano che ci insegnava a realizzare le scarpe smise e per un po’ di tempo restò tutto fermo. Poi la svolta ci fu trasformando l’offerta: non più scarpe, ma sandali…”
Ecco stavolta il destino non ha dato una beffa ma una seconda chance.
Con questa seconda opportunità Mario Doni inizia a vestire i propri clienti tutto l’anno, offrendo sandali e zoccoli per la stagione più calda e scarpe artigianali chiuse per i periodo più freddi.
Il fattore comune però è sempre la personalizzazione.
In un mondo ormai in cui l’industrializzazione con la sua conseguente standardizzazione fa da padrona, l’artigianato garantisce l’opportunità di creare manufatti originali e introvabili, di dare vita alle proprie idee senza doversi adattare.
Diventa stilista di te stesso, crea le tue scarpe!
Dal colore della tomaia alla tipologia di suola, Mario Doni ancora una volta si mette al servizio del cliente garantendogli una vasta scelta di opportunità, per creare articoli originali e introvabili. Comodamente seduti di fronte ad uno schermo potrete realizzare la vostra scarpa, dandogli un tocco sportivo, elegante o casual, scegliendo i colori che preferite.
“Per essere unici bisogna essere diversi”, diceva qualcuno e quel qualcuno aveva ragione.
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