Quanto è Eco la Vera Pelle?

Quanto è Eco la Vera Pelle?

Ve lo siete mai chiesti quanto è ECO la Vera Pelle?

Gli ultimi mesi hanno visto molte polemiche sull’utilizzo della pelle nel settore della moda. Troppo spesso ormai si legge “pelle vegan per salvaguardare i nostri animali”.

Noi di Mario Doni vogliamo dare il nostro contributo su questo dibattito.

Sfatiamo una volta per tutte il mito che gli animali vengono macellati per alimentare il settore moda, perché non è affatto così. Esso infatti utilizza sempre i resti dell’industria alimentare, che sarebbero smaltiti. Si tratta perciò di materiale di scarto!

Forse sarebbe da rivalutare anche il discorso dell’eco sostenibilità, perché usare una materia prima naturale, che non utilizzata finirebbe in discarica mi sembra molto più sostenibile dell’usare plastica non compatibile con l’ambiente.

A tal proposito è prezioso riportare le parole di Luca Fumagalli, Direttore della testata La Conceria a riguardo:

“La pelle c’è sempre stata e sempre ci sarà. Primo, perché è un materiale di recupero e, in quanto tale, la sua disponibilità sarà sempre legata al consumo globale di carne.

Finché si mangerà carne, ci sarà l’esigenza strutturale di recuperarne un suo rifiuto, la pelle, per evitare che la sua dismissione generi un consistente impatto ambientale.”

Noi siamo i primi ad amare non soltanto gli animali, ma anche il nostro pianeta in quanto evitiamo l’utilizzo di materiali difficilmente smaltibili come la plastica. Inoltre le materie prime usate sono prodotte dalle concerie artigianali del nostro Distretto.

Qui in Toscana, nel nostro Distretto Conciario, la tradizione della Concia al Vegetale vanta infatti una storia lunghissima tramandata da padre in figlio. E’ è una filiera controllata e certificata.
Importante iniziativa di quest’anno promossa da UNIC – CONCERIE ITALIANE è la di comunicazione e promozione della pelle italiana riassumibile nel messaggio:

“REAL LEATHER IS REAL SUSTAINABILITY”

E allora rifaccio la domanda… Quanto è eco la vera pelle?

L’obiettivo primario è non solo quello di comunicare che la pelle è sostenibile, ma anche di smentire le accuse spesso prive di basi, che il settore della moda della pelle si è visto rivolgere nell’ultimo periodo.

E’ importante che chi acquista un capo in pelle comprenda che sta investendo i suoi soldi in un prodotto made in Italy di grande pregio. Esso non solo ha una ottima durabilità, ma è frutto di un’economia circolare. E’ pertanto da considerarsi un prodotto etico, sostenibile e spesso riparabile.

Voglio riportarvi alcune righe della loro campagna affinché sia ancora più chiaro il messaggio:

La pelle è un sottoprodotto dell’industria alimentare destinato, altrimenti, a essere oggetto di tecniche di smaltimento molto impattanti sull’ambiente. L’industria conciaria, invece, lo recupera, lo nobilita e lo trasforma in un materiale ad altissimo valore aggiunto e dalle molteplici destinazioni d’uso: moda (pelletteria, calzatura, abbigliamento), automotive, arredo e design.
La pelle italiana è la prima al mondo per valore.  Domina la scena europea con una quota del 62% dei volumi di produzione ed è unica al mondo per il suo riconosciuto approccio sostenibile
.”

Noi di Mario Doni da sempre ci siamo mossi verso la direzione di una moda sempre più sostenibile.

I nostri prodotti infatti non solo hanno uno stile evergreen, senza tempo, ma grazie anche all’alta qualità e resistenza dei materiali utilizzati risultano duraturi nel tempo e riparabili.

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This post has 2 comments

  1. Un anno fa ho acquistato un paio di sandali. Li ho usato moltissimo, per due stagioni. Ora sono ancora più belli di quando li ho ricevuti. FANTASTICI!!

    1. Grazie mille Roberto. E’ proprio questo ciò che vogliamo comunicare. Con piacere ti informo che presto andrà in onda su Infinity Now TV l’intervista che ci è stata fatta per un documentario incentrato appunto sull’ eco-sostenibilità e moda sostenibile.

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